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La dieta della pasta ci permette di dimagrire senza rinunciare all’alimento più amato dagli italiani! Andiamo a scoprire come funziona.
Quando decidiamo di cominciare una dieta ipocalorica finalizzata al dimagrimento, i sacrifici da fare sono diversi. Tra questi ci sono l’eliminazione di alcuni cibi ipercalorici, degli zuccheri e di molti alimenti considerati dei veri e propri comfort food. Tra gli alimenti che fino a poco tempo fa erano considerati da ridurre drasticamente nelle diete tradizionali c’è anche uno di quelli a cui gli italiano sono più affezionati: la pasta.
Negli ultimi tempi, però, le cose sono molto cambiate e alcuni, studi elaborati da nutrizionisti esperti, hanno dimostrato che l’eliminazione dei carboidrati nella dieta ipocalorica sia un grosso e comune errore. Oltre a non essere necessario ai fini dimagranti, può anche essere l’origine di un problematico scompenso nutrizionale, dannoso per il nostro organismo. A ciò si aggiunge anche il rischio di andare incontro alla così detta fame nervosa che è anche uno degli ostacoli più grandi quando si intende dimagrire. A seguito di queste accurate ricerche è stato quindi creato un regime alimentare bilanciato e salutare che ci permette di dimagrire in poco tempo, senza farci mancare ogni giorno il più tradizionale dei piatti italiani, la dieta della pasta.
Perché mangiare la pasta fa bene
I carboidrati sono un’importante fonte di energia per il nostro organismo. Per affrontare una giornata mediamente attiva necessitiamo infatti di una dieta che preveda il 30-40% di carboidrati sul totale dei valori nutrizionali assunti. Questo significa che mangiare la pasta tutti i giorni, in quantità controllate fa bene, basta associarla ai cibi giusti e non eccedere nelle quantità.
Esistono diete molto efficaci, come la dieta chetogenica, che prevedono la totale eliminazione dei carboidrati per un periodo di tempo circoscritto. I risultati si vedono, il dimagrimento dato dalla chetosi è reale, ma se non si sta estremamente attenti alla fase successiva di mantenimento della dieta, si rischia di riprendere tutti i kg persi in poco tempo. Dunque le chetogeniche sono molto utili, ma solo se si è strettamente ligi alle sue regole e ben seguiti da un nutrizionista esperto.
La dieta della pasta invece permette un dimagrimento meno drastico nelle prime due settimane, favorendo poi però il mantenimento del peso in seguito, a causa di una mantenimento molto meno restrittivo. 1,5 kg a settimana che non torneranno indietro a meno che non si ricominci un’alimentazione ricca di grassi e zuccheri e senza alcun controllo.
In cosa consiste la dieta della pasta
Passiamo, quindi, ad approfondire questa dieta e a scoprire in cosa consiste. La dieta della pasta consente di introdurre questo alilmento una volta al giorno e possibilmente a pranzo. La stessa dovrà essere associata ad una verdura non troppo calorica (evitiamo le patate) e, possibilmente, bilanciata con delle proteine o con dei grassi buoni.
A cena, invece, si potranno consumare le proteine insieme a carboidrati di altro tipo e quindi con verdure cotte al vapore o bollite. Colazione e spuntini saranno, invece, a base di frutta, yogurt, latticini magri o fiocchi d’avena.
Questo regime alimentare semplice e salutare non ha grandi regole, ma le poche presenti vanno rispettate. La pasta non deve superare gli 80 g e non va mai mangiata insieme ad un secondo proteico. I condimenti non devono eccedere (un cucchiaino di olio e verdure per condire la pasta sono la dose consentita), la pasta integrale è preferibile a quella classica ma va bene anche alternarle.
Cosa mangiare nella dieta della pasta: menù
Proviamo ora a descrivere a titolo di esempio una giornata qualunque di dieta della pasta. Ricordiamoci che possiamo sostituire gli alimenti indicati con altri dai valori nutrizionali simili, rispettando però sempre dosi ed associazioni ad altri alimenti.
– Colazione: La giornata inizia con 100 g di frutta fresca di stagione a cui aggiungere a 150 g di yogurt greco e senza Zucchero. Volendo si può bere anche un caffè amaro o con dolcificante.
– Spuntino: A metà mattina si può bere un centrifugato di frutta o gustare una mela. Va bene anche una piccola macedonia di frutta, purché sia a base di frutti poco zuccherini.
– Pranzo: Il pranzo prevede la pasta che non dovrà superare gli 80g. È possibile condire la stessa con del pomodoro fresco, basilico, olive nere e pinoli, il tutto saltato in padella con un cucchiaino di olio. Dopo la pasta si può gustare bella insalata con finocchi, insalata valeriana, pomodoro sedano e carote e aggiungere una piccola quantità di proteine magre come qualche scaglia di parmigiano da inserire nell’insalata o una piccola quantità di mozzarella.
– Merenda: Il secondo spuntino della giornara dovrebbe essere sempre a base di frutta. Questa si può mangiare sia ingera che frullata e non dovrebbe contenere troppi zuccheri.
– Cena: L’ultimo pasto della giornata deve includere una buona quantità di proteine magre come carne o pesce a cui associare delle verdure cotte e condite con olio e limone. Un esempio è una fetta di carne o una porzione di pesce con fagiolini, broccoli e verdure che si amano particolarmente. Da escludere quelle amidacee.
Seguendo questa dieta il dimagrimento avverrà facilmente e senza troppi sacrifici. Cosa che renderà molto più semplice seguirla.
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